La tassazione immobiliare in Russia

LA TASSAZIONE IMMOBILIARE IN RUSSIA – 18/12/2011

Ecco qualche delucidazione sul quadro di riferimento normativo del codice tributario della Federazione Russa in tema di immobili.

Le persone fisiche non residenti fiscalmente nella Federazione Russa sono soggette a tassazione sui redditi maturati in territorio russo nella misura del 30%, normalmente trattenuto alla fonte. Attualmente non sone previste detrazioni o deduzioni per non-residenti. Nel caso di coppie coniugate, ciascun coniuge è soggetto a tassazione separata a seconda del suo status in termini di residenza fiscale.

A questo proposito vale la pena specificare che per persona “non-residente fiscalmente” nella Federazione Russa si intende un individuo che abbia risieduto per meno di 183 giorni in Russia nell’anno in cui è maturato il reddito, e conseguentemente cui fa riferimento la base imponibile per la tassazione.

Chi investe in qualità di persona fisica non-residente fiscalmente deve dunque considerare che, qualora il suo intento sia quello di mettere a reddito l’immobile acquistato, l’aliquota di cui sopra (30%) si applica anche ai redditi da locazione. Qualora invece l’investimento faccia capo a persona giuridica straniera senza una proprio stabile organizzazione sul territorio della Federazione Russa, allora i redditi verranno tassati nella misura del 20%.

Normalmente la locazione di terreni e di immobili a destinazione commerciale è soggetta ad IVA (18%), mentre la locazione e la vendita di immobili a destinazione residenziale ne sono esenti.

Altro punto di rilievo è quello che concerne la tassazione delle plusvalenze. Difatti se un immobile viene venduto entro 3 anni dall’acquisizione, allora la plusvalenza (differenza tra prezzo dichiarato di rivendita e prezzo di acquisto) è soggetta a tassazione nella misura del 30% nel caso in cui il venditore sia persona fisica non-residente fiscale, e del 20% nel caso di persona giuridica. Se la vendita ha luogo dopo 3 anni dall’acquisto non vi è plusvalenza alcuna.

 

Imposte sulla proprietà immobiliare

L’imposta comunale sugli immobili, corrispondente alla nostra ICI, fa capo alle persone fisiche e va versata su base annuale. Ne sono soggetti tutti gli individui intestatari in toto o per quote di diritti di proprietà sui seguenti tipi di immobili: casa d’abitazione, appartamento, stanza (ad esempio in una kommunalka), dacha, garage o box, costruzione a destinazione diversa da quelle sopra elencata, locale commerciale. La “legge federale sulla tassazione immobiliare”  (integrativa del codice tributario della Federazione Russa) individua alcune categorie di individui che sono esentate dal versamento dell’imposta di cui sopra, ovvero: i pensionati, gli eroi di guerra, portatori di determinate tipologie di invalidità.

Il computo dell’imposta fa riferimento al cosiddetto valore catastale dell’immobile in oggetto, come definito dagli organi tecnici competenti dell’ufficio comunale preposto. Detto valore ha ben poca attinenza con il valore di mercato della proprietà, ma funge semplicemente come base imponibile su cui applicare l’aliquota prevista, che varia a seconda del comune di riferimento. Nel caso di Mosca e San Pietroburgo, detta aliquota – a seconda del valora catastale dell’immobile – può raggiungere il 2,2% (il massimo previsto dalle autorità federali).

 

Valore catastale dell’immobile	Aliquota d’imposta
Fino a 300.000 rubli	Fino allo 0,1%
da 300.001 rubli a 500.000 rubli	0,1 - 0,3%
oltre 500.000 rubli	0,3 – 2,2% (aliquote diverse a seconda del comune di riferimento; nel caso di Mosca e San Pietroburgo viene applicato il massimo)

Una seconda imposta è l’imposta fondiaria - anch’essa comunale – cui sono soggetti gli individui intestatari di diritto di proprietà o di uso di terreni.

Anche in questo caso la base imponibile è data dal valore catastale, mentre l’aliquota d’imposta varia da comune a comune e a seconda della destinazione del fondo: le aliquote massime definite a livello federale vanno dallo 0,3% per i terreni agricoli ed i terreni edificabili per la costruzione di complessi abitativi, e salgono fino all’1,5% per altre tipologie di lotti.

 

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