Il patrimonio immobiliare storico del centro di San Pietroburgo - 24/10/2016

Terminologia e caratteristiche tipiche degli edifici di periodo antecedente la rivoluzione


Nei quartieri più centrali di San Pietroburgo fa ancora bella mostra di sé un gran numero di edifici a destinazione residenziale risalenti al periodo antecedente la rivoluzione. Questi stabili furono costruiti tra il XVIII secolo ed i primi anni del XX secolo e sono concentrati soprattutto nei quartieri Tsentral'ny, Admiralteysky, Vasileostrovsky e Petrogradsky, nucleo originario della città.

Questa tipologia di immobili viene genericamente denominata "Stary fond" ma al suo interno si incontrano tanto stabili vetusti con solai in legno che palazzine con solai rafforzati da travi metalliche che sono state interessate da interventi di risanamento conservativo ("kapremont") negli ultimi decenni.

Di norma i solai in legno sono più tipici negli edifici costruiti prima della fine del XIX secolo, laddove in seguito - grazie anche allo sviluppo dell'industria metallurgica - si diffuse la tradizione di rafforzare i solai degli edifici con travi di metallo. In molti casi si assiste a delle situazioni promiscue dove ad esempio i livelli inferiori della casa, più risalenti, sono caratterizzati da solai lignei, laddove le elevazioni superiori - di periodo successivo - vennero predisposte già con strutture di sostegno metallico.

Anche il pregio estetico e le qualità costruttive possono variare sensibilmente: alla categoria difatti appartengono sia eleganti palazzetti patrizi inizialmente adibiti a tenute urbane dell'aristocrazia e ancora oggi in buono stato di conservazione che condomini fatiscenti di scarso valore storico-architettonico ed in condizioni pressochè pericolanti. In periodo zarista una tipologia molto diffusa era quella delle cosiddette "dokhodnye doma", palazzine d'appartamenti costruite col preciso scopo di essere messe a reddito: le unità abitative in esse contenute difatti venivano date in affitto soprattutto a mercanti, industriali o diplomatici stranieri residenti in città.

Secondo una statistica redatta all'inizio del nuovo millennio dall'Amministrazione Municipale dell'Inventario e della Perizia degli Immobili (Gorodskoe upravlenie inventarizatsii i otsenki nedvizhimosti), al patrimonio immobiliare storico di cui sopra era riconducibile circa il 15% della totalità delle unità residenziali della città. Ora, in virtù dell'intensa attività edilizia degli ultimi anni, sicuramente questa percentuale si è fortemente ridimensionata, ma non se si considera il centro storico. All'epoca dei rilevamenti nei quartieri Admiralteysky e Tsentral'ny ben il 95% degli edifici faceva parte del patrimonio storico, nel quartiere Petrogradsky più dell'80% e in zona Vasileostrovsky quasi il 70%. 

Da appartamenti "di rappresentanza" a "kommunal'ki"

Come è noto, con l'ascesa al potere dei bolscevichi la proprietà privata venne in buona parte espropriata ed anche gli appartamenti dell'aristocrazia vennero requisiti per essere riadibiti ad alloggi collettivi (in russo "kommunal'ki") in cui diversi nuclei familiari vivevano sotto lo stesso tetto - ciascuno occupando una camera separata - condividendo cucina e servizi igienici.

Per quanto possa sembrare strano, ancora oggi questo tipo di situazioni è tutt'altro che una rarità a San Pietroburgo; per questo non di rado all'interno di condomini del patrimonio storico si incontrano casi di appartamenti all'interno di cui le stanze sono intestate a proprietari diversi. Sul mercato di oggi questo tipologia di immobile trova comunque ancora degli estimatori: alcuni difatti (tra cui anche studenti o pensionati) preferiscono diventare proprietari di una stanza in centro piuttosto che di un appartamentino in periferia.

Alcune caratteristiche tipiche dei condomini del patrimonio storico

Molti acquirenti di oggi sono un po' scettici nel considerare l'acquisto di unità residenziali inserite in edifici di periodo antecedente la rivoluzione che non siano stati riqualificati integralmente negli ultimi anni. Se per alcuni il fascino e l'irripetibile atmosfera dell'antico e la posizione centrale in un contesto suggestivo di pari storicità sono tutti elementi impagabili che rendono queste opzioni una scelta preferenziale, altri approcciano questo genere di soluzioni in modo più distaccato, anche in virtù delle seguenti considerazioni:

- Composizione sociale: spesso questi condomìni presentano una stratificazione sociale piuttosto eterogenea; alcuni residenti magari hanno ereditato l'appartamento, altri sono diventati proprietari a seguito di privatizzazione agli inizi degli anni Novanta, in taluni casi si trovano ancora vecchi alloggi collettivi dove vivono diversi nuclei familiari a basso reddito o pensionati. Tutto ciò rende a volte complicata la convivenza a livello condominiale per chi è più sensibile alle questioni relative all'estetica e alla pulizia delle parti comuni o più in generale al decoro del palazzo.

- Obsolescenza strutturale: inevitabilmente un palazzo costruito più di cent'anni fa (e che non è mai stato interessato nel frattempo da interventi di ristrutturazione o risanamento conservativo) presenta uno stato di conservazione ed un tasso di deperimento strutturale che molti ritengono penalizzanti rispetto a costruzioni più recenti o addirittura nuove, sebbene in quartieri più periferici.

- Possibili complessità giuridiche: un appartamento con una lunga storia alle spalle anche dal punto di vista giuridico può presentare maggiori complessità per quanto concerne il titolo di proprietà, eventuali diritti vantati da terzi o gravami di altra natura.

- Problema parcheggi: in zona centrale non tutte le case dispongono di corti condominiali con possibilità di parcheggio o territori chiusi ad appannaggio esclusivo dei residenti.  

- Carenze tecniche: edifici troppo vecchi di norma presentano tubazioni ed impiantistica vetusti, il che può comportare malfunzionamenti o limitazioni nell'approvvigionamento elettrico, idrico (con problemi riscontrabili soprattutto ai piani più alti) o del gas.

Interventi di recupero di periodo sovietico e post-sovietico

Se da un lato la vetustà dei condomìni del patrimonio storico desta perplessità in molti acquirentiì, sicuramente più appetibili ed apprezzati risultano quegli immobili ante-rivoluzione che nel corso degli anni sono già stati assoggettati a ristrutturazione integrale o parziale.

Gli interventi di ristrutturazione parziale presero piede soprattutto negli anni Cinquanta e Sessanta del XX secolo ed implicavano di norma il rafforzamento (senza rimozione) dei solai originali in legno, l'installazione di caldaie e la sostituzione dei vecchi allacciamenti e  delle tubazioni.

In anni successivi e fino a metà degli anni Ottanta invece si fecero più frequenti le opere di ristrutturazione integrale dove gli edifici venivano praticamente "sventrati" (restava in piedi praticamente solo la carcassa delle pareti esterne) e si provvedeva alla sostituzione totale dei solai con nuovi in cemento armato.

Dagli anni Novanta in poi gli interventi di restauro o di recupero del patrimonio storico a destinazione abitativa sono stati condotti dai costruttori/investitori di turno seguendo logiche quasi esclusivamente speculative, mirate a trasformare quegli edifici vetusti in complessi moderni e di pregio, anche valorizzando però elementi originali quali ad esempio le altezze dei soffitti interni o motivi decorativi o architettonici raffinati.

 

Alessandro Alessio
This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

  • Hits: 4677

I russi e la dacia: una tradizione sempre attuale - 20/09/2016

Come si è evoluto negli ultimi anni il concetto della "casa di campagna"





Stando a recenti sondaggi più della metà delle famiglie russe hanno una dacia o una casa di campagna.
Tra gli abitanti della capitale e di San Pietroburgo, la percentuale arriva a sfiorare i due terzi.

L'origine del termine ed il diffondersi della moda

Il termine divenne di uso comune ai tempi di Pietro il Grande, all'inizio del XVIII secolo, e stava ad indicare delle tenute ubicate al di fuori dei confini delle città che lo zar stesso donava (non a caso la parola "dacia" deriva dal verbo "dare" - in russo davat') a nobili e funzionari meritevoli come ricompensa per la fedeltà tributatagli o per servigi particolarmente preziosi.

All'epoca dunque la parola era associata a delle ville patrizie spesso circondate da ampie estensioni di terreno, appannaggio quasi esclusivo dell'aristocrazia. Fu verso la fine del XIX secolo che anche tra persone di rango più umile cominciò a diffondersi la moda della "casa di campagna".

Dalla dacia in legno alla villetta in complessi di nuova costruzione

Passando a tempi più recenti, in periodo sovietico le dacie divennero luoghi dove i cittadini andavano a trascorrere le giornate feriali soprattutto per "staccare" dal contesto urbano in un - seppur umile - buen retiro ove rilassarsi dedicandosi al giardinaggio ed alla frutticoltura. Molti costruivano queste loro casette di campagna con le proprie mani e vi organizzavano un piccolo orticello o delle serre. In altri casi erano le stesse aziende ad acquistare grossi lotti di terreno fuori dalle città per frazionarli e metterli a disposizione dei propri impiegati come beneficio accessorio per la costruzione di dacie.

Anche dagli anni Novanta in poi, con la transizione al capitalismo sfrenato, questa tradizione è rimasta fortemente radicata nel DNA della gente. Ovviamente però, viste le mutate esigenze dei nuovi ricchi e dell'alta borghesia - che non volevano rinunciare ad assicurarsi il loro angolino tranquillo lontano dallo smog e dallo stress delle megalopoli ma pretendevano standard più elevati di qualità, sicurezza ed "immagine" - la casa in campagna ha assunto forme e proporzioni variegate, a seconda dello status e delle possibilità economiche del proprietario.

I costruttori, cogliendo la palla al balzo, cominciarono a fare incetta di terreni intorno alle città, soprattutto nelle zone vicine ad aree boschive o specchi d'acqua per la balneazione e la pesca. Così, negli ultimi 15 anni, come funghi sono cominciati a spuntare questi nuovi "villaggi" recintati e custoditi, vere e proprie mini-comunità chiuse, dove i proprietari potevano garantirsi una casetta per il week-end con un giardinetto da usare come orticello a qualche ora di auto dalla città.

Questo vero e proprio "boom" immobiliare indusse ovviamente una bolla speculativa sullo sfondo della quale ad esempio  tra il 2002-2007 i prezzi medi dei terreni nella regione di Mosca aumentarono del 262%. Stando al giornale "Rossiyskaya Gazeta", nel 2006 il prezzo medio dei terreni ubicati in un raggio di 50 km dal grande raccordo anulare di Mosca (MKAD) rincarò in un anno del 150% e raggiunse i 60 USD/mq. L'anno seguente, secondo dati riportati da RBK, le quotazioni della terra lungo la Rublyovo-Uspenskoe Shosse - meta esclusiva delle celebrità e dei milionari - nel 2007 arrivarono a 450 USD/mq, laddove lungo altre arterie stradali in uscita dal centro (ad esempio Leningradskoe Shosse o Dmitrovskoe Shosse) si assestarono sui 100 USD/mq.

Oggi il fenomeno sembra essersi parzialmente ridimensionato (con conseguente correzione al ribasso dei prezzi medi) non solo a causa della crisi, ma anche e soprattutto alla gran quantità di invenduto che si è andato accumulando negli ultimi anni in virtù della mole spropositata di progetti di questo genere, che il mercato anche in tempi di maggior vivacità non sembrava in grado di assorbire del tutto.

Terminologia e differenze tipologiche

Qui di seguito cerchiamo di identificare le tipologie più diffuse con le principali caratteristiche che le contraddistinguono:

·         Dacia: il termine ancora oggi è associato alla tipologia più semplice, solitamente inserita in un contesto di campagna o all'interno di piccoli centri abitati con servizi minimi. Di solito trattasi di costruzioni quasi interamente in legno che vengono montate su un terreno destinato formalmente alla frutticoltura. In molti casi ancora oggi le dacie vere e proprie non sono provviste di impianto termico, il che le rende idonee ad un uso solamente stagionale. Come riscaldamento alcuni proprietari optano per stufe a legna. Inoltre spesso nelle dacie mancano gli allacciamenti alla rete idrica ed alla fognatura: per ovviare all'assenza di acqua corrente in alcuni casi l'approvvigionamento idrico per i bisogni primari avviene tramite estrazione da pozzo, mentre in assenza di canalizzazione c'è chi crea dei servizi esterni con pozzo nero o fossa biologica e chi ricorre a bagni chimici.
Per tutti i motivi sopra elencati questo genere di costruzioni sono destinate ad essere abitate per periodi limitati (primavera/estate) e formalmente non è possibile effettuarvi la registrazione.

·         Cottage: rispetto alla dacia tradizionale, questa tipologia può essere costruita teoricamente di qualsiasi materiale e provvista di tutti i comfort moderni. Di norma si sviluppano su almeno due piani e dispongono di un giardino di pertinenza. Queste casette sono provviste di allacciamenti alla rete idrica ed alla fognatura e dotate di riscaldamento, il che le rende fruibili tutto l'anno ed eventualmente idonee a fungere anche da domicilio permanente. Di norma sono situate all'interno di complessi recintati e custoditi ubicati all'esterno dei confini della città, ma in posizioni con buona accessibilità in termini di trasporto e strade rispetto ai centri abitati più vicini.

·         Townhouse (in russo таунхаус): in anni recenti sul mercato immobiliare russo è andato diffondendosi anche questo termine che sta ad indicare di norma delle villette a schiera con piccoli giardini di pertinenza site all'interno di comunità recintate e custodite. A differenza del concetto originale anglosassone, che identifica solitamente delle casette accostate urbane, in Russia i complessi che ospitano questo genere di costruzioni sono ubicati al di fuori delle città. Queste villette, rispetto ai cottage, sono contraddistinte da un'architettura più raffinata (che spesso richiama volutamente a stili non autoctoni ma presi in prestito appunto dal mondo anglosassone) e, nella maggioranza dei casi, costruite in mattoni.

·         Tenute di lusso: per cercare di andare di pari passo con le manie di grandezza palesate da molti nuovi ricchi, alti funzionari, oligarchi e personaggi del mondo dello spettacolo, per descrivere le proprietà di lusso gli addetti ai lavori in anni recenti hanno cominciato ad usare termini antichi in un'accezione moderna. E' così che si è andati a rispolverare la parola "usad'ba" (усадьба), che storicamente (dal XVII secolo in poi) identificava una tenuta nobiliare di campagna comprendente oltre alla residenza principale anche costruzioni accessorie ed un ampio parco.  Già verso la fine del XIX-inizio del XX secolo il termine veniva attribuito anche a ville urbane patrizie, mentre riferito a costruzioni moderne viene associato, seppur raramente, a tenute di particolare pregio ed estensione, site al di fuori delle cerchie cittadine.
Più di frequente per descrivere le ville di pregio dei "pochi eletti" della Rublyovka e le residenze di lusso del jet set viene usato il termine "osobnyak" (
особняк), che in realtà di per sé alla lettera identifica semplicemente un edificio indipendente, ma che in questo contesto va ad identificare una villa di ampia metratura con grande terreno di pertinenza, riccamente rifinita internamente e contraddistinta da architetture - se non particolarmente eleganti - almeno non banali. E' così che la casa di campagna moderna dei più fortunati può riprodurre le forme di un castello rinascimentale, assumere i contorni di una villa in stile neoclassico o di una dimora ultramoderna con architetture avveniristiche.

 

Alessandro Alessio
This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

  • Hits: 4860

Parametri di categorizzazione dei condomini di nuova costruzione in Russia - 06/08/2016

Differenze tra le classi "economica", "comfort", "business" e "di pregio"


Spesso negli annunci immobiliari ci si imbatte in definizioni e diciture che alludono alla presunta categoria qualitativa cui la costruzione del caso è riconducibile.

Difatti, se il patrimonio immobiliare costruito prima della rivoluzione o in periodo sovietico è abbastanza facilmente inquadrabile in macrocategorie (ad esempio: condomini "staliniani", "Khrushevki", ecc.) riferite alle tendenze costruttive vigenti in quel determinato frangente storico, con lo sviluppo del mercato immobiliare degli ultimi vent'anni, si è sentita la necessità di fissare dei requisiti minimi che permettano di assimilare l'uno o l'altro intervento edilizio ad una specifica classe di riferimento, sia per imporre degli standard minimi ai costruttori, che per fornire dei punti di riferimento ai potenziali acquirenti.

Qui di seguito riproponiamo nel dettaglio gli elementi principali alla base del metodo di classificazione unica per gli interventi a destinazione residenziale approvato nel 2013 dal Fondo Federale per lo sviluppo delle politiche abitative e oramai applicato in buona parte del territorio della Federazione Russa:

 

Econom

Comfort

Business

Di pregio ("Elite")

Architettura

Edilizia seriale (progetto-tipo, riprodotto in diversi interventi)

Progetti individuali o con maggior ricercatezza nelle soluzioni edilizio-architettoniche

Progetto individuale con un'accentuata identità edilizio-architettonica

Progetto  elaborato da un architetto di fama e caratterizzato da soluzioni ricercate di forte impatto estetico ed una spiccata originalità

Altezze interne

Meno di 2,7 metri

Più di 2,75 metri

Più di 2,75 metri

Più di 3 metri

Livello delle finiture

Standard

Superiore alla media

Materiali di alta qualità e soluzioni estetiche di rilievo

Progettazione individuale delle finiture interne  con impiego di materiali di pregio e soluzioni di design  

Superficie degli appartamenti

·         monolocali

·         bilocali

·         trilocali

·         quadrilocali

·         5 o + locali



Monolocali da 28 mq in su

Bilocali da 44 mq in su

Trilocali da 56 mq in su

Quadrilocali da 70 mq in su

5+ locali da 84 mq in su



Monolocali da 34 mq in su

Bilocali da 50 mq in su

Trilocali da 65 mq in su

Quadrilocali da 85 mq in su

5+ locali da 100 mq in su



Monolocali da 45 mq in su

Bilocali da 65 mq in su

Trilocali da 85 mq in su

Quadrilocali da 120 mq in su

5+ locali da 150 mq in su



Monolocali da 60 mq in su

Bilocali da 80 mq in su

Trilocali da 120 mq in su

Quadrilocali da 250 mq in su

5+ locali da 350 mq in su

Superficie delle cucine

Max 8 mq

8+ mq

12+ mq

20+ mq

Territorio di pertinenza

Manutenzione di base

Recintato, con zone verdi attrezzate

Recintato, con zone verdi attrezzate e soluzioni paesaggistiche accattivanti

Recintato, impreziosito da accattivanti soluzioni estetico-paesaggistiche  

Sicurezza

Con o senza portiere

Portiere; possibile servizio di sicurezza perimetrale

Servizio di sicurezza non-stop; accesso tramite tessere magnetiche; videosorveglianza; controllo degli accessi

Servizio di sicurezza non-stop con pattugliamento del territorio condominiale; accesso tramite tessere magnetiche; videosorveglianza; controllo degli accessi; garage custodito

Infrastrutture

Infrastrutture sociali di base ubicate entro 1 km dal condominio

Infrastrutture sociali di base entro 1 km di distanza dal condominio

Zona contraddistinta da un'alta concentrazione di servizi di ogni genere; infrastrutture sociali site a breve distanza dal condominio

Quartiere caratterizzato da un'alta concentrazione di servizi ed infrastrutture sociali di alto livello, centri culturali, monumenti architettonici, nonché un buon numero di aree di verde pubblico e di elevato pregio paesaggistico

Parcheggio

Come previsto dal piano regolatore di zona

Come previsto dal piano regolatore di zona

Parcheggio custodito + possibilità di sosta all'internon del territorio recintato; posti-auto disponibili in quantità non inferiore al numero di appartamenti

Parcheggio sotterraneo custodito e riscaldato; ascensore che collega direttamente l'interno dell'edificio al garage; posti-auto disponibili in numero non inferiore a 1,5 posti-auto x appartamento

 

 

Alessandro Alessio
This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

  • Hits: 3561

I notai sempre più garanti della sicurezza delle transazioni immobiliari - 11/09/2016

Entra in vigore la nuova legge che obbliga i notai a risarcire le parti per eventuali errori o sviste in fase di rogito

 

Da oggi le transazioni concernenti la compravendita e la permuta di immobili perfezionate presso un notaio diventano ancora più sicure. Difatti è da poco entrata in vigore una nuova norma che obbliga i notai a stipulare un'assicurazione per responsabilità civile legata allo svolgimento dell'attività professionale con un massimale minimo di 5 milioni di rubli.

D'ora in poi dunque i notai risponderanno personalmente per danni materiali derivati alle parti contraenti da loro errori o sviste nella verifica documentale. Parallelamente, ai vari collegi notarili regionali viene richiesto di creare dei fondi speciali mirati a creare una base pecuniaria da utilizzare per eventuali risarcimenti laddove l'entità del danno provocato dal notaio di turno risultasse superiore al massimale previsto dalla sua polizza assicurativa individuale obbligatoria.

Tra l'altro, se si renderà necessario, per risarcimenti eccedenti l'entità coperta da questi primi due "livelli di garanzia", il notaio coinvolto sarà tenuto a rispondere con il proprio patrimonio personale.

Un ultima forma di copertura grava inoltre sul Collegio Notarile Federale presso cui da quest'anno va formandosi un Fondo nazionale di garanzia in cui confluiranno contributi tratti dalle quote associative versate dai membri operanti in tutto il paese. In questo modo entro il 2018 dal "tesoretto" così accumulato si potrà attingere nei casi previsti dalla legge per rifondare le parti che abbiano subito danni materiali a seguito dell'operato insoddisfacente degli esponenti della categoria.

Contemporaneamente alla questione della responsabilità civile in sede di risarcimento danni, è stata introdotta un'ulteriore novità normativa: d'ora in poi difatti sarà possibile rogitare presso un qualsiasi notaio della regione ove è situato l'immobile compravenduto, non limitandosi esclusivamente - com'era richiesto prima - a scegliere tra i  notai operanti nel comune di riferimento. Questa opportunità si è resa possibile grazie al perfezionamento di banche dati uniche informatizzate relative agli immobili ed ai diritti reali, tramite cui gli addetti ai lavori possono effettuare in maniera massimamente efficace anche a distanza i controlli del caso.

A riprova di come l'apparato legislativo in Russia negli ultimi mesi stia puntando ad una crescente responsabilizzazione della categoria rispetto al passato, va ricordato che dall'inizio dell'anno in corso è diventato obbligatorio avvalersi di un notaio anche per quanto concerne la formalizzazione di transazioni relative alla cessione di quote in comproprietà di immobili, ambito nel quale in precedenza si registravano truffe frequenti e dove spesso le categorie più vulnerabili della popolazione cadevano vittime dei piani criminosi di malintenzionati.

 

Alessandro Alessio
This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. 

  • Hits: 3452

Forme di pagamento più diffuse nelle compravendite immobiliari tra privati in Russia - 10/07/2016

Cominciano a prendere piede nuove modalità, ma il contante la fa ancora da padrone...



Oramai da molti anni in Italia è uso comune (oltre che praticamente obbligatorio) saldare il prezzo per l'acquisto degli immobili per mezzo di assegni circolari non-trasferibili intestati al venditore.
Sia per la normativa antiriciclaggio che per il fatto che l'emissione di un simile assegno è corroborata dall'implicita conferma da parte della banca emittente della disponibilità dei fondi necessari per la sua esecuzione (e per il conseguente incasso da parte dell'intestatario), da noi questo sistema di pagamento è considerato non solo il più sicuro, ma anche, tutto sommato, il più comodo per ambo le parti contraenti.

In Russia, al contrario, l'uso di assegni come forma di pagamento non ha mai preso piede, anche a causa del fatto che nei tormentati anni Novanta - periodo di transizione in cui il paese, a seguito del crollo dell'Unione Sovietica,  precipitò in una sorta di frenesia capitalista contraddistinta da forti derive criminali - vi furono numerosi casi di truffe che implicavano la contraffazione di assegni o la circolazione di assegni falsi.

Ancora oggi nel paese questa forma di saldo del prezzo non viene praticamente neppure presa in considerazione, indipendentemente dal genere di transazione.

Sebbene qualcosa stia cambiando sia nella mentalità delle persone che nelle procedure previste per il perfezionamento delle compravendite immobiliari, tuttora nelle transazioni tra privati il contante continua a fare la parte del leone.

Vediamo qui di seguito nello specifico le forme di pagamento maggiormente in voga in Russia nell'ambito delle transazioni tra privati per la compravendita di immobili:

1) Deposito della somma in contanti in cassette di sicurezza
Questo sistema, che ancora oggi risulta probabilmente il più diffuso, presuppone l'affitto presso una banca o un centro specializzato di una o più cassette di sicurezza per un determinato periodo (di solito non meno di 30 giorni), che tenga conto delle tempistiche di registrazione del passaggio di proprietà del bene compravenduto da parte degli organi competenti.
I contraenti sottoscrivono un accordo con la banca dove vengono individuate le parti, l'immobile e soprattutto le clausole che regoleranno l'accesso alla cassetta di sicurezza, nonché le condizioni previste per il rilascio della somma alla parte venditrice.
Firmato il contratto a 3 con la banca l'acquirente deposita la somma dovuta ed in seguito consegna al venditore la chiave della cassetta di sicurezza. Tuttavia quest'ultimo avrà diritto ad accedere alla stessa solamente in presenza del funzionario preposto della banca ed esclusivamente nel momento in cui verranno ricevuti e presentati i documenti dall'Ufficio del Registro Immobiliare che comprovino l'avvenuto passaggio del titolo di proprietà a favore del compratore o gli altri eventualmente specificati che soddisfino la condizione sospensiva indicata nell'accordo sottoscritto con la banca.
Se la transazione avviene nella stessa banca presso cui l'acquirente ha un conto, allora si può fare in modo - ordinando preventivamente la somma convenuta - di farsi rilasciare l'intero ammontare in contanti nello stesso giorno e, senza uscire dalla banca, immetterlo immediatamente nella cassetta di sicurezza presente all'interno. Altrimenti per l'acquirente si pone il problema di come trasferire fisicamente un'ingente somma di denaro in contanti fino alla banca o al centro specializzato prescelti per la transazione. Non pochi, a proprio rischio e pericolo, propendono per il "fai-da-te" (ovvero trasportano personalmente l'intero ammontare a mano), mentre altri preferiscono usufruire del servizio di trasporto valori della loro banca di riferimento.

2) Saldo attraverso conto di garanzia aperto presso il notaio
Dal 1° gennaio 2015 è entrata in vigore la normativa che prevede la possibilità di fruire di un conto di garanzia aperto presso i notai per il perfezionamento di transazioni pecuniarie, tra cui anche finalizzate alla compravendita di immobili.
Nell'ambito della modalità di cui sopra l'acquirente, sulla base del contratto di compravendita redatto ed asseverato dal notaio, a seguito della stipula provvede a bonificare sul conto vincolato del notaio la somma pattuita, il rilascio della quale al venditore è soggetta ad una determinata condizione sospensiva (in questo caso: il perfezionamento del passaggio della proprietà dell'immobile a favore del compratore e l'ottenimento del nuovo titolo di proprietà rilasciato dall'Ufficio del Registro Immobiliare che lo comprova).
Un vantaggio di questo sistema è sicuramente il costo assolutamente accessibile del servizio (1500 RUB), al quale però vanno aggiunte le competenze del notaio relative agli altri servizi prestati, quali la redazione del contratto e l'invio dello stesso agli organi competenti (oggi possibile anche in forma telematica) per la registrazione con procedura abbreviata.
Questo sistema di recente introduzione - che di norma risulta ben accetto dagli stranieri in quanto più simile alle procedure a cui sono abituati nei loro paesi - sta cominciando solo ora ad acquisire maggior popolarità anche tra i russi, soprattutto i giovani. Al contratio, le generazioni precedenti si mostrano ancora un po' diffidenti nei confronti di questa nuova formula, continuando a prediligere la modalità descritta al punto 1 (v.sopra).

 

3) Lettera di credito
Questa soluzione è largamente applicata a livello internazionale anche in ambito commerciale. In Russia tuttavia nelle compravendite immobiliari tra privati non si incontra ancora troppo di frequente, anche perchè risulta di solito più costosa delle precedenti.
In questo caso l'acquirente incarica la propria banca di emettere al venditore una lettera di credito irrevocabile come garanzia comprovante che il compratore ha la piena disponibilità dei fondi necessari a coprire il prezzo della transazione e che questi verranno trasferiti al venditore al verificarsi di determinate condizioni (ad esempio il perfezionamento della registrazione della compravendita e la presentazione del nuovo titolo di proprietà intestato all'acquirente).


Alessandro Alessio
This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

  • Hits: 3591

Login